La morte del posto fisso vi farà guadagnare di più

freelanceL’importante è poter scegliere, no? Il giornalismo digitale ha creato nuove opportunità lavorative: posti vacanti per giovani reporter molto ‘digital oriented’. Secondo l’ultimo report di Pew sullo stato dei media, Huffington Post, Politico e altri 28 tra i principali siti di news internazionali hanno creato oltre 5000 nuovi posti di lavoro full time. Anche perché i nuovi giornalisti sono tendenzialmente più rassegnati a lavorare per più ore a prezzi inferiori.

pew report 2014Più opportunità ha significato però, parallelamente, più disponibilità a cambiare posto. “Job hopping“, lo chiamano gli anglosassoni. Dato che il posto fisso è diventata una bestia rara, i più bravi sanno fiutare le alternative e cambiare barca al momento giusto. Vanno a caccia di nuove sfide e di più alti compensi. Una mobilità competitiva e sana che dovrebbe, dicono alcuni esperti, contribuire a innalzare i salari medi: “Se non altro questa tendenza dovrebbe innalzare i salari al livello di venti anni fa”, è il commento di Slade Sohmer, direttore editoriale di Mic, un sito di news per Millennials, dove l’età media dei redattori è 27 anni.

Un altro vantaggio/svantaggio lavorativo per i nuovi giornalisti è l’opportunità di lavorare da casa e quindi con più flessibilità. Anche tematica, nel caso dei freelance. Secondo un sondaggio dell’Università di Devry, Us, il 30% degli intervistati mette al primo posto di importanza l’opportunità di lavorare a progetti “significativi”, mentre i soldi vengono dopo.

I contro di questa situazione non sfuggono a nessuno: instabilità economica, incapacità di concepire progetti a lunga durata, la quantità di aggregazione e rielaborazione di materiale online che supera la ricerca di informazioni per vie indipendenti. “I giovani giornalisti non vedono l’ora di mettersi a fare del buon giornalismo, e restano delusi quando gli viene richiesto di produrre in serie 10 storie di contenuti aggregati”, ha commentato Julie Hartenstein, responsabile dei career services alla scuola di giornalismo della Columbia University. “Inoltre non la si può certo chiamare una ‘età dell’oro’ se non si arriva nemmeno a pagare le bollette”.

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