Che gente gira su Periscope? Un bilancio

 

Per gli amici c’è Facebook, per le notizie c’è Twitter, per le foto dei pasti c’è Instagram… per tutto il resto c’è Periscope, “il periscopio”. Quale resto? Un tramonto in Sardegna o a Parigi, il marito di Jessica che si fa il nodo alla cravatta, la gatta di Marly che si rotola sul divano… Ma anche una sparatoria in tribunale. La app per video-streaming di Twitter ti permette di “esplorare il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro” ed è stata presentata come una novità che potrebbe cambiare il modo di fare informazione; resta da capire come.

Le potenzialità ci sono. Periscope permette di trasmettere i propri video live, gratis e pubblicamente. È un sistema intuitivo, più difficile a spiegarsi che a farsi. Poche regole: tenere il telefono in verticale durante le riprese, dare titoli internazionalmente comprensibili e scegliere con cura chi seguire e cosa guardare. Secondo Topsy Analyticsnegli ultimi trenta giorni Periscope è stato richiamato in 300mila tweet, 51mila solo lo scorso 26 marzo quando è stato lanciato. Ogni giorno vanno live una media di 20mila utenti, una cifra in crescita.

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